L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il modo di lavorare e l’offerta dei servizi. Le organizzazioni cercano di sfruttare la straordinaria potenza dell’intelligenza artificiale per migliorare le previsioni basate sui dati, ottimizzare prodotti e servizi, aumentare l’innovazione, aumentare la produttività e l’efficienza e ridurre i costi. Tuttavia, l’adozione dell’AI pone anche rischi e sfide.
Realizzare i potenziali benefici e il ritorno degli investimenti richiede un’attenzione chiara e volta al mantenimento della fiducia dell’opinione pubblica. Per favorire l’adozione, le persone devono avere la certezza che l’intelligenza artificiale venga sviluppata e utilizzata in modo responsabile e affidabile.
KPMG ha intervistato oltre 17.000 persone provenienti da 17 paesi leader nell'intelligenza artificiale: Australia, Brasile, Canada, Cina, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, India, Israele, Giappone, Paesi Bassi, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti d'America
Il report ‘Trust in artificial intelligence: A global study 2023’ è il primo approfondimento mondiale sulla fiducia e sulla propensione nei confronti dell’AI, che analizza rischi e benefici percepiti nell'uso dell'intelligenza artificiale e le aspettative della comunità in merito alla governance, allo sviluppo e all’utilizzo di questa nuova tecnologia.
Il report evidenzia, inoltre, quattro percorsi critici che i politici, le autorità regolamentari, i governi, le imprese e le ONG devono prendere in considerazione per affrontare il tema della fiducia nello sviluppo e nell’implementazione dell’AI.
Esplora i principali risultati globali sulla percezione pubblica dell'intelligenza artificiale
La maggior parte delle persone è cauta nel fidarsi dei sistemi di intelligenza artificiale. La fiducia e l’accettazione dipendono prevalentemente dalle varie applicazioni di utilizzo.
Le persone riconoscono i numerosi vantaggi dell’intelligenza artificiale, ma solo la metà ritiene che i benefici superino i rischi. Gli intervistati, a livello globale, percepiscono la sicurezza informatica come il rischio principale.
Le persone hanno maggiore fiducia nelle università e nelle organizzazioni della difesa per lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, mentre hanno meno fiducia nelle organizzazioni governative e commerciali.
La fiducia verso l’AI dipende dalla garanzia che i principi di affidabilità, stabiliti a livello globale, siano applicati. Le persone si aspettano che l’intelligenza artificiale sia regolamentata da una supervisione esterna e indipendente e considerano inadeguate le attuali normative e tutele.
La maggior parte degli intervistati si sente a proprio agio nell’usare l’intelligenza artificiale per massimizzare il lavoro e il processo decisionale manageriale, ma preferisce che sia una persona a mantenere il controllo.
Le persone vogliono saperne di più sull’intelligenza artificiale, ma attualmente ne hanno una scarsa comprensione. Coloro che la comprendono meglio hanno maggiori probabilità di fidarsi e percepiscono maggiori benefici.