Permane l'ottimismo rispetto alla crescita di lungo termine
Nonostante le sfide geopolitiche ed economiche, dall’inizio del 2022 la fiducia economica globale nei prossimi 3 anni è salita al 71%.
Nonostantele aziende continuano ad affrontare un panorama mutevole dovuto alla pandemia, l'85% dei CEO a livello globale dichiara di avere aspettative di crescita positive per il 2022; percentuale stabile rispetto all'inizio di quest'anno e in leggero calo rispetto al 2021 (87%).
I CEO prevedono una recessione, ma sono preparati
Per il prossimo anno più di 8 CEO su 10 a livello globale (86%) prevedono l'arrivo di una fase recessiva, con il 71% che ritiene che questo avrà un impatto sugli utili dell'azienda (fino al 10%). Il 73% dei CEO prevede che la recessione determinerà un’interruzione al percorso di crescita della propria organizzazione, ma tre quarti di essi (76%) hanno già adottato misure precauzionali in vista di una recessione incombente. La rilevazione di quest’anno evidenzia che il 58% dei leader prevede che i prossimi mesi saranno caratterizzati da una possibile recessione, ma che questa sarà lieve e breve.
I CEO del campione italiano si dimostrano, invece, più ottimisti riguardo ad una possibile recessione, ma anche meno preparati ad affrontarla: il 72% dei CEO italiani intervistati ritiene che ci sarà una recessione nei prossimi 12 mesi (vs 86% a livello globale), il 44% ritiene che sarà breve e lieve (vs 58% a livello globale), mentre solo il 52% ha già adottato misure precauzionali in vista di una recessione incombente (vs 76% a livello globale).
Il 14% dei CEO a livello globale identifica il rischio di una recessione tra le maggiori preoccupazioni in questa fase, in leggero aumento rispetto all'inizio del 2022 (9%), mentre le difficoltà legate alla pandemia sono ad oggi il tema considerato più critico (15%). I CEO italiani, invece, hanno indicato come principali preoccupazioni connesse alla crescita della propria azienda le tecnologie disruptive (18% vs 11% dei CEO globali), le difficoltà legate alla pandemia (16% vs 15% dei CEO globali) e i rischi reputazionali (14% vs 10% dei CEO globali).
Se si guarda al medio-lungo periodo, il 71% dei leader globali è fiducioso riguardo alle prospettive di crescita dell'economia globale nei prossimi 3 anni, un valore in aumento rispetto al 60% emerso all'inizio del 2022. Quasi 9 CEO su 10 (85%) sono fiduciosi sulla crescita della propria azienda nei prossimi 3 anni.
I CEO italiani si dimostrano ottimisti riguardo alla crescita dell’economia globale nei prossimi 3 anni (74% vs 71% dei CEO globali), ma meno ottimisti riguardo alla crescita della propria industry (68% vs 85% dei CEO globali) e della propria azienda (70% vs 85% dei CEO globali).
Principali fattori di rischio
Tra i principali fattori di rischio che potrebbero incidere sulla crescita del business nei prossimi tre anni, i CEO globali hanno identificato le nuove tecnologie disruptive, gli aspetti operativi, la regolamentazione, il rischio climatico e il rischio reputazionale. I CEO italiani, invece, hanno indicato il rischio di un ritorno al territorialismo (16% vs 7% dei CEO globali), i rischi reputazionali (14% vs 10% dei CEO globali) e i rischi operativi (14% vs 10% dei CEO globali).
Gestione del rischio geopolitico
Alleanze strategiche (26%), crescita organica (22%) e gestione dei rischi geopolitici (20%) sono in cima alla lista delle strategie più importanti per il raggiungimento degli obiettivi di crescita organizzativa nei prossimi 3 anni. La cosa più importante è rendere resiliente la catena di approvvigionamento, cogliendo l’opportunità di ripensare i modelli di business e i modelli operativi, creando l'infrastruttura green necessaria.