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      "Le relazioni commerciali tra l'Unione europea e gli Stati Uniti sono le più grandi al mondo. Hanno portato prosperità e sicurezza a milioni di persone e il commercio ha creato milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico", così Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, aveva commentato i dazi statunitensi su acciaio e alluminio.

      Gli Stati Uniti rappresentano, infatti, il secondo mercato mondiale per il Made in Italy, dopo la Germania, con esportazioni complessive pari a 64,7 miliardi di euro. Per quanto riguarda, invece, l’import, gli sono il sesto paese di provenienza, preceduti da Germania, Cina, Francia, Paesi Bassi e Spagna.

      Direzione del mercato M&A

      Il 2024 è stato caratterizzato dalla rilevanza delle operazioni transfrontaliere (Estero/Italia ed Italia/Estero) che, in termini di controvalore, hanno rappresentato oltre l’84% del valore del mercato M&A Italiano.

      In termini di volumi, il mercato domestico ha confermato la sua leadership, trainato dalle PMI e dai processi di creazione di nuovi Poli industriali. 

      Le acquisizioni Italiane in USA

      Dal 2020 al 2024 le acquisizioni italiane in USA hanno totalizzato un controvalore di oltre 36 miliardi di euro per 185 deal.

      Il macrosettore che comprende il Consumer e Industrial Markets (CIM) rappresenta il principale settore Target con 115 deal conclusi, pari al 55% in termini di volume, per un controvalore di circa 20 miliardi di euro.

      L’M&A italiano continua anche nel 2025

      Tra le principali operazioni nei primi mesi del 2025 segnaliamo l’acquisizione da parte di Ariston Group di DDR Heating, un’azienda statunitense specializzata nella produzione di riscaldatori elettrici tubolari per applicazioni professionali e industriali. Questa operazione rappresenta un traguardo significativo per la Divisione Componenti di Ariston Group – Thermowatt, aprendo le porte al mercato nordamericano dei componenti.

      Ricordiamo poi l’acquisizione da parte del Gruppo Argea del 100% di WinesU, importatore di rilievo negli Stati Uniti di etichette italiane e francesi. Argea rafforza così il presidio sul principale mercato di destinazione del suo export, garantendo un maggior controllo della filiera e aprendosi nuove opportunità di crescita. Antinori continua a investire negli Stati Uniti con un’operazione strategica che rafforza la sua presenza in Napa Valley. Stag’s Leap Wine Cellars, cantina iconica della California, di cui la storica famiglia del vino italiano detiene la piena proprietà dal 2023, ha ufficialmente acquisito Arcadia Vineyard.

      Bending Spoons ha completato l'acquisizione precedentemente annunciata della società statunitense di tecnologia di streaming Brightcove Inc. per 4,45 dollari per azione (circa 233 mln di dollari), mentre GVS ha finalizzato l’acquisizione del business whole blood di Haemonetics per un controvalore di 42,3 milioni di euro.

      Tra le operazioni annunciate ricordiamo Prysmian che ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, un fornitore leader di soluzioni integrate nel settore della connettività negli Stati Uniti, e Ferrero che si espande nel Nordamerica e compra gli snack proteici Power Crunch.

      Outlook 2025: l’impatto dei dazi

      In uno scenario come quello attuale, le prospettive di inflazione diventerebbero significativamente più incerte, secondo la presidente della Bce. Nel breve termine le misure di ritorsione dell’Ue e l’indebolimento dell’euro, dovuto alla minore domanda di prodotti europei da parte degli Stati Uniti, potrebbero far salire l’inflazione di circa lo 0,5%.

      L'Italia rischia di perdere fino a 7 miliardi di euro, con i settori delle bevande, automotive e farmaceutica che potrebbero pagare il prezzo più alto.

      Prevediamo che le acquisizioni italiane negli Stati Uniti non si fermeranno, ma bisognerà rivedere i piani industriali. La probabile frenata alla riduzione dei tassi da parte di Bce e Fed potrà influire sui costi delle imprese, inoltre e non sempre i dazi si possono scontare sui prezzi al consumo. Il 2025 sarà un anno di transizione.

      La presenza italiana e l’M&A in USA

      Nel 2025 le acquisizioni italiane negli Stati Uniti non si fermeranno, ma occorre rivedere i piani industriali.


      Contatti

      Maximilian Peter Fiani

      Partner, Advisory

      KPMG in Italy